Dopo l’accordo raggiunto lo scorso dicembre con i sindacati, che ha previsto 700 nuove assunzioni in Unicredit, la banca ha annunciato un nuovo piano per gestire gli esuberi di personale.
Questo piano, per il quale l’istituto bancario ha avviato nuove trattative sindacali, prevede sia l’uscita incentivata dei lavoratori interessati che programmi di riqualificazione e ricollocazione professionale.
L’obiettivo dell’iniziativa è garantire il ricambio generazionale all’interno della banca, in linea con l’intesa già siglata con le organizzazioni sindacali, e assicurare, secondo i sindacati, il mantenimento dei livelli occupazionali.
Unicredit ha avviato le trattative con Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin per definire il nuovo piano di esuberi, che si inserisce nel contesto del turn over del personale e punta a favorire il ricambio generazionale all’interno dell’organico.
Questo nuovo confronto segue l’accordo del 19 dicembre 2023, che prevede l’uscita incentivata di 720 dipendenti e fino a 700 nuove assunzioni.
Il piano attuale porterà a una riduzione di 1.600 unità di personale, di cui 1.000 uscite volontarie attraverso pensionamenti anticipati o di vecchiaia, e alla riqualificazione e ricollocamento di 600 ulteriori risorse.
Le nuove opportunità di lavoro in Unicredit create grazie a questo piano saranno probabilmente destinate principalmente a figure come addetti agli sportelli bancari, consulenti finanziari e altre professionalità da impiegare nella rete commerciale, con un focus particolare sull’assunzione di giovani.
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